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ATTENZIONE alle truffe: falsi bollettini e altre comunicazioni ingannevoli
Ci sono giunte segnalazioni in merito a organizzazioni e imprese che stanno nuovamente spedendo richieste di versamento alle imprese utilizzando denominazioni facilmente confondibili con quella della Camera di commercio .
Viene richiesto il pagamento di un bollettino di un conto corrente postale, che in realtà non rappresenta un tributo obbligatorio bensì una semplice iscrizione in elenchi o annuari economici con eventuale invio di pubblicazioni.
Si tratta di iniziative commerciali private, del tutto estranee all'attività istituzionale della Camera di Commercio di Matera.
I versamenti di denaro richiesti non sono obbligatori, bensì legati all'adesione di una proposta commerciale, finalizzata all'inclusione del nominativo dell'impresa in siti internet o cataloghi.
La Camera di Commercio da oltre quindici anni non invia più bollettini di conto corrente postale per il pagamento del diritto annuale (che deve essere versato con modello F24 oppure on-line con PagoPA). L'unico bollettino effettivamente relativo a un tributo, che l'impresa potrebbe ricevere, è quello contenuto nelle cartelle di Agenzia delle Entrate - Riscossione (nel caso in cui sia stato omesso un versamento, oppure effettuato incompleto o in ritardo).
Analogamente, in alcuni casi l'impresa sprovvista di PEC potrebbe ricevere una lettera cartacea di sollecito da parte della Camera di Commercio (lettera che non contiene alcun bollettino, e che invita a pagare come sempre con modello F24).
I bollettini ingannevoli si riconoscono invece in quanto contengono una proposta commerciale, di "inserimento sul sito Web" e/o in altri elenchi di natura commerciale o pubblicitaria.
Alle comunicazioni contenenti un bollettino relativo a un "falso tributo" da pagare si aggiungono poi quelle, altrettanto ingannevoli, con moduli da compilare e sottoscrivere, in cui si invita l'impresa a "verificare la correttezza dei dati" e a "inserire le eventuali modifiche", ma che in realtà costituiscono firma di un contratto, con successivi costi a carico dell'impresa.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha considerato queste iniziative come PUBBLICITÀ INGANNEVOLE in quanto chi le organizza non è in alcun modo collegato alle Camere di Commercio e svolge attività di pubblicazione e vendita di riviste e fogli informativi per fini di lucro.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha messo a disposizione delle imprese un utile Vademecum dal titolo "IO NON CI CASCO! Bollettini e moduli ingannevoli".
L'Ufficio Diritto Annuale resta a disposizione per ogni dubbio relativamente alle lettere ricevute dalle imprese.(tel.0835/338420-05)
Data di aggiornamento: 15/03/2018