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BANCA DEL SUD? SE SERVE MANAGER CAPACI
Perplesso come tanti altri, e tra questi il ministro per lo sviluppo Gianfranco Miccichè, è il presidente della Camera di commercio di Matera, Domenico G. Bronzino, sul progetto di Banca del Sud proposto dal ministro dell'economia Giulio Tremonti, e della quale non sono ancora chiare le finalità e sulla composizione del management che annovera anche rappresentanti della nobiltà. Per Bronzino i problemi del credito nel Mezzogiorno hanno bisogno di ben altro approccio. Se l'economia segna il passo la questione va affrontata con professionalità e competenza, senza ripetere alcuni errori del passato.
"Ancora una volta -ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Domenico G. Bronzino- il Mezzogiorno viene irriso in modo "indegno e offensivo" dal ministro dell'economia, on. Giulio Tremonti che,prima propone una Banca del Sud, facendo evidenziare una problematica creditizia, sulla qual cosa sarebbe opportuna una serie e approfondita riflessione, e poi indica un management dalle caratteristiche e competenze che determinano non pochi interrogativi. Non so se il Sud ha bisogno di una Grande Banca ex novo o se si voglia lavorare a rendere più efficace l'operato degli istituti di credito nelle regioni meridionali. Ma ricordo, a quanti ignorano la realtà del Mezzogiorno, i guasti di certa politica in modo particolare,che per insipienza o incapacità è sistematicamente intervenuta con la scelta di un management che ha dimostrato tutta la propria incapacità e inadeguatezza. Ora il professore Tremonti ipotizza la designazione di alcuni esponenti della nobiltà, di cui mi piacerebbe conoscere le competenze in materia finanziaria e bancaria, la conoscenza del territorio e delle realtà meridionale tenendo presente, se non vado errato, che i vertici designati per la Banca del Sud risiedono a Montecarlo e a Roma. Non necessariamente e per fortuna le capacità e le competenze non derivano più dalla nascita o dal blasone, ma da studio e lavoro nella vita di tutti i giorni. Gli abitanti del Sud, per altro, non sono più sudditi di una Casa Reale ma liberi cittadini della Repubblica Italiana".
Data di aggiornamento: 14/12/2011